Santo Patrono

Foto Patrono"Madonna della Neve" è uno degli appellativi con cui la Chiesa cattolica venera Maria secondo il cosiddetto culto di iperdulia. Un nobile patrizio romano di nome Giovanni, assieme alla moglie, non avendo prole, decise di dedicare una chiesa alla Vergine Maria. Una leggenda devozionale narra che la Madonna apparve loro in sogno nella notte tra il 4 e il 5 agosto , informandoli che un miracolo avrebbe indicato loro il luogo su cui costruire la chiesa. Anche il papa Liberio fece lo stesso sogno e il giorno seguente, recatosi sull'Esquilino, lo trovò coperto di neve. Il papa stesso tracciò il perimetro dell'edificio e la chiesa fu costruita a spese dei due coniugi, divenendo nota come chiesa di Santa Maria "Liberiana" o popolarmente "ad Nives" (vedi Basilica di Santa Maria Maggiore). La chiesa primitiva fu abbattuta nel V secolo, sotto il pontificato di Sisto III per essere ricostruita in maniera più sontuosa, con il nome di basilica di Santa Maria Maggiore, in ricordo del concilio di Efeso (431). Essa è venerata anche in un piccolo paese silano: Bocchigliero. Dopo il ritrovamento di un dipinto della madonna nell'antica chiesa posta nella località Basilicò la vergine fece capire dove costruire la nuova chiesa facendo nevicare il 5 agosto nel luogo dove avrebbero dovuto essere costruite le fondamenta della nuova chiesa. A Bocchigliero essa è chiamata anche "Madonna di Jesu". Questo non ha origini certe, ma l'ipotesi più fondata si basa sul fatto che sul dipinto la Vergine è raffigurata con il Cristo in giovanissima età. È venerata anche a Frosinone, dove è stato eretto il santuario della Madonna della Neve.

La Celebrazione
 


La Madonna della Neve si festeggia il 5 agosto.

 

È patrona dei comuni di Castel Campagnano (CE), Ascoli Piceno, Ponticelli (Napoli), Brossasco (CN), Cartigliano (VI), Casalbore (AV), Celle di Bulgheria (SA), Crispiano (TA), Codroipo (UD), Cucciago (CO), Pusiano (LC), Cuglieri (OR), Francofonte (SR), Gazzo Veronese (VR), Giarratana (RG), Monforte d'Alba (CN), Novi Ligure (AL) dove si festeggia con processioni, fuochi d'artificio e banda musicale, Castiglione in Teverina (VT), Penna in Teverina (TR), Pietrabbondante (IS), Nuoro, Rovereto (TN), Torre Annunziata (NA), Sangineto (CS), Santa Caterina dello Ionio (CZ), Santa Maria Maggiore (VB), Susa (TO), Zungri (VV), Predore (BG), Adro (BS), Tiriolo (CZ), Neviano (LE), Boara Pisani (PD), Bocchigliero (CS), Marina di Schiavonea (CS), Zaccanopoli (VV), Villamassargia (CA), Cima Rest frazione di Magasa, Boffalora sopra Ticino (MI).

Si festeggia anche nella frazione di Gares nel comune di Canale d'Agordo (BL), nella frazione di Priosa (in provincia di Genova), nella frazione di Rocca Cilento (nel comune di Lustra, SA), nel comune di Rezzoaglio).
Si venera inoltre nella cittadina di Santa Lucia del Mela (ME), dove le è stato dedicato un Santuario diocesano e a Sanza (Salerno), dove da secoli viene celebrato il rito del trasporto sul Monte Cervati (1899 m) il 26 luglio, la permanenza per nove giorni e la discesa il 5 agosto all'alba.

Santa Maria della Neve è festeggiata anche a Napoli nel quartiere Ponticelli dove sorge la Basilica di S.S. Maria della Neve. In occasione della ricorrenza viene portato per le strade del quartiere un carro alto 16,50 m sul quale viene issata in cima la statua della Madonna. Il carro è portato a spalla da decine e decine di devoti. Per il rivestimento esterno del carro viene indetto ogni anno un concorso nazionale a cui partecipano numerosi artisti.
 


Altri luoghi dove si festeggia la Madonna della Neve:

 

Nel paese di Bannio (VB), una festa di grandissima devozione con la presenza della "Milizia Tradizionale di Bannio" e del "Premiato Corpo Musicale di Bannio". A Carpi nella parrocchia di Quartirolo (provincia di Modena) e a Quarantoli frazione sempre del modenese, in entrambe le parrocchie c'è una grande festa (detta "sagra") che dura vari giorni. A Piazze una piccola frazione del comune di Artogne (BS) dove il paese sembra adagiato su uno spiazzo e la chiesa parrocchiale guarda verso la vallata come per proteggere tutti i suoi abitanti: in questa occasione si è rispolverata anche un'antica tradizione come quella dei "pi fasacc" (bimbi fasciati) piccoli "casoncelli" dalla forma che ricorda la tradizionale fasciatura che le nostre nonne facevano ai neonati dal collo in giù per paura che la schiena crescesse storta. Nel complesso cerimoniale di Bacugno[1] (Posta RI) l'atto rituale della "genuflessione del toro" esprime la gratitudine dei paesani verso la figura della Madonna per l'abbondanza dei frutti della terra e si innesta su antichi riti (Sabini) agrari legati alla propiziazione della fertilità dei campi. A Torre Annunziata, la Madonna è di colore nero, le ragioni del colore della Sua carnagione sono ignote, secondo la tradizione popolare l'icona di Maria sarebbe stata trovata da alcuni pescatori, appunto con questo colore. La Madonna della neve è nota anche per aver effettuato diversi Miracoli, infatti si dice che abbia fermato un'eruzione durante il '900. A Tortoreto, in Abruzzo, vi è una grande devozione alla Madonna della Neve: per le vie del borgo vecchio, sfila una processione con la copia della statua della Madonna della neve; quella originale, del '400, è conservata nel Museo d'arte sacra della Chiesa Parrocchiale. Nella Chiesa di San Francesco Saverio di Termini Imerese (PA), dove ha sede la Confraternita di Maria S.S. della Neve. A Santa Maria colle sambuco, frazione di Fiamignano (Rieti), in questo piccolo borgo si svolge una processione in onore della Madonna e a conclusione della stessa, prima del rientro in chiesa, una piccola e caratteristica nevicata artificiale.
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